Ma i cani non portano gli occhiali... mi sento spesso rispondere parlando di Oculistica Veterinaria!
In effetti siamo portati a pensare all'oculistica come a quella branca della medicina che ci condurrà ( o meno ) alla scelta forzata della montatura meno disastrosa per noi, o alla condanna delle lenti a contatto a vita.
In realtà le condizioni patologiche che possono interessare gli occhi sono numerose, e non sempre facilmente riconoscibili, soprattutto nelle prime fasi dove il disagio è percepito dal diretto interessato ma non evidente ad un osservatore esterno. I nostri amici animali possono soffrire di numerose condizioni, alcune legate alla razza ( congenite o ereditarie) o all'età, altre di origine traumatica, infettiva o purtroppo anche tumorale. Il disturbo spesso diventa evidente al proprietario solo in fase avanzata, quando inizia a provocare diminuzione della vista o dolore.
Quindi, se anche se i nostri animali non percepiscono come noi lievi alterazioni della vista, dovute per esempio all'età ( anche loro invecchiando diventano presbiti, ma non dovendo leggere non se ne curano....), per contro non sono in grado di comunicarci disagi anche importanti fino a quando questi non sono tali da provocare sintomi evidenti. La stessa perdita della vista se avviene lentamente può passare inosservata, fintanto che le abitudini restano stabili. Questo grazie alla grande capacità di compensazione attraverso gli altri sensi propria di tutti gli animali. Un cane ed un gatto possono diventare ciechi lentamente e continuare a muoversi con disinvoltura in un ambiente familiare.
Perdita lenta della vista e dolore si possono manifestare sostanzialmente con una diminuzione della attività motoria, dell'attitudine al gioco, e nel caso del dolore, con diminuzione dell'appetito.
Ben diversa è la perdita di vista improvvisa, che può provocare una vera e propria crisi di panico con vocalizzazioni ed episodi di aggressività.
Cosa può osservare il proprietario guardando gli occhi del proprio animale? Molte volte nulla, il problema se localizzato nel comparto posteriore può non dare alterazioni a prima vista evidenti.
Altre volte si possono notare variazioni di colore o forma di iride, congiuntiva, cornea, pupilla. Modificazioni nella dimensione e posizione degli occhi e delle palpebre, nella quantità di lacrime prodotte.
Osservare periodicamente gli occhi del nostro amico animale servirà soprattutto a riconoscerne la normalità per notare quanto prima delle alterazioni.
Se si possiede un cane di razza, conoscere le patologie ereditarie tipiche di quella razza può essere di grande aiuto sia nell'osservazione delle anomalie possibili, sia nella programmazione temporale di specifiche visite specialistiche. Non tutte le malattie ereditarie infatti si manifestano nei cuccioli e nei cani giovani. Alcune patologie, se pure di origine ereditarie possono presentarsi in età adulta o avanzata.
Hai un Golden Retriever? la probabilità che sviluppi una cataratta è molto più alta che in altre razze. Un Volpino? Potrebbe andare incontro ad una lussazione spontanea della lente. E così via...