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 Esame del fondo oculare con oftalmoscopio indiretto

Oculistica
Veterinaria

A cura di
Alessandra Novelli
Medico Veterinario
iscr. Ordine di
Lucca n. 262
Tel. 3474153901
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L'Uveite
L’Uvea è lo strato intermedio dei tre che costituiscono il globo oculare.
Più internamente, nella zona posteriore, si trova la Retina mentre lo strato più esterno è costituito dalla Sclera, che anteriormente si continua con la Cornea, la “finestra” interiore dell’occhio.
Dell’Uvea fanno parte tre strutture: 1- l’Iride, che è l’unica visibile dall’esetrna ed è responsabile del colore degli occhi.
2- I Corpi Ciliari, situati dietro all’Iride, responsabili della produzione dell’Umor Acqueo, il liquido che riempie la parte anteriore dell’ occhio contribuendo a mantenerlo “gonfio”.
3- La Coroide, situata posteriormente, al di sotto della Retina, che ospita i vasi sanguigni.
Il termine “Uveite” definisce una infiammazione di qualsiasi natura che colpisca le strutture dell’Uvea e di per se non costituisce una malattia ma un sintomo.
Cause:le cause di Uvette possono essere molteplici. Malattie infettive di origine batterica, virale o fungina, quali FIV, FeLV e FIP nel gatto , Leieshmania e malattie da zecche nel cane, Toxoplasmosi, Neospora e molte altre. Le infezioni possono provenire da altri organi o dal sangue oppure da strutture vicine.
Altre cause possono essere traumi e ferite penetranti, malattie autoimmuni e Neoplasie

Sintomi: i sintomi di uveite possono essere molto variabili e non sempre tutti presenti contemporaneamente. Occhi arrossati ed iperlacrimazione nelle forme più lievi, variazione di colore dell’iride, miosi, fino all’opacamento della cornea e alla formazione di emorragie interne.
La diagnosi avviene durante la visita oculistica attraverso l’osservazione e la misurazione strumentale di alcuni parametri quali la pressione intraoculare (IOP) che appare spesso diminuita.
Alla diagnosi di Uveite deve seguire una attenta ricerca della causa, che prevede un ampio pannello di esami ematici a meno che la causa non sia individuabile all’interno dell’occhio stesso, come per esempio in presenza di cataratta o di lesioni corneali.
Terapia: la terapia, pur non potendo prescindere dal trattamento della causa, deve essere tempestiva in quanto l’uvette stesa può complicarsi al punto di provocare danni oculari irreversibili e perdita permanente della vista.
Di conseguenza, nell’attesa dei risultati degli esami collaterali occorre impostare una terapia sintomatica piuttosto aggressiva a base di colliri e farmaci sistemici che ne possano attenuare i sintomi.

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